Menarini Ricerche, tre studi clinici al congresso ASCO 2019

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Menarini Ricerche, tre studi clinici al congresso ASCO 2019

Chicago, 3 giugno 2019 – La ricerca farmaceutica italiana resta leader al mondo anche in ambito oncologico. Il Gruppo Menarini sarà presente al congresso americano di oncologia ASCO 2019 con tre presentazioni di alto profilo che coinvolgono Italia, Europa e Stati Uniti. Al centro dell’attenzione patologie oncologiche su seno e sangue.

Il primo studio riguarda il tumore del seno, si chiama “B-PRECISE-01” e vede protagonista la molecola denominata MEN1611, un potente inibitore della PI3K (fosfatidilinositolo-3-chinasi, selettivo per la classe I), un enzima responsabile di importanti segnali che promuovono la sopravvivenza e la proliferazione della cellula tumorale.

“Circa il 25% delle donne con tumore al seno avanzato positivo al recettore degli estrogeni presenta mutazioni PIK3CA, questo significa che si lavora su numeri importanti nell’ambito del carcinoma mammario”.

Questo studio è al momento in corso in Europa, con l’obiettivo di selezionare la dose raccomandata per la fase 2 e rilevare un’attività clinica preliminare di MEN1611 in combinazione con altri farmaci (trastuzumab +/- fulvestrant).

Il disegno dello studio clinico B.PRECISE-01 è un esempio di terapie mirate che possono essere sviluppate con approcci di medicina di precisione e dirette a un sottogruppo di pazienti con elevato medical need.

Il secondo studio riguarda i tumori del sangue, cosiddetti ‘ematologici’. Qui sarà presentato il poster “CLI24-001” che riguarda la leucemia mieloide acuta, e sarà mostrato per la prima volta il disegno del primo studio clinico nell’uomo “DIAMOND-01” in pazienti con leucemia mieloide acuta (di prima diagnosi, recidivante o refrattaria e con nessuna opzione terapeutica disponibile). Insomma una grande speranza per i pazienti. Questo studio valuta per la prima volta un doppio inibitore, MEN1703, sia della chinasi PIM che della chinasi FLT3, a prescindere dello stato mutazionale FLT3, e con il potenziale di scavalcare eventuali resistenze ai tipici trattamenti con inibitori esclusivi di FLT3. L’obiettivo principale di questo studio, condotto negli Stati Uniti, è quello di identificare la dose da utilizzare per i successivi studi clinici.

Un terzo abstract analizzerà i risultati di uno studio retrospettivo volto a valutare l’espressione del CD205 su campioni di tessuto di pazienti con cancro della mammella triplo negativo, adenocarcinoma pancreatico e carcinoma uroteliale della vescica.

Il CD205 è l’antigene bersaglio di MEN1309/OBT076, un anticorpo IgG1 umanizzato specifico per CD205, coniugato ad una tossina.La tossina quindi è in grado di uccidere la cellula tumorale a cui il MEN1309 si lega.

Per MEN1309/OBT076, attualmente in fase I in Europa (studio CD205-SHUTTLE), si stanno arruolando pazienti affetti da tumori solidi e linfoma Non-Hodgkin. Un secondo studio di fase I partirà molto presto in USA. I risultati ottenuti da questo studio sulla distribuzione dell’antigene, saranno importanti per supportare lo sviluppo clinico di MEN1309 in questi tipi di tumore. Anche questo studio clinico segue un approccio di oncologia di precisione, reclutando solo pazienti positivi per l’espressione del target terapeutico CD205. Tale studio è stato a sua volta oggetto di presentazione come poster allo stesso congresso dell’ASCO lo scorso anno.

Il contributo di Menarini Ricerche all’ASCO, con questi tre progetti, dimostra ancora una volta la qualità della ricerca oncologica in Italia, e la determinazione di Menarini nel voler contribuire in modo sostanziale alla cura del cancro, investendo nello sviluppo di terapie innovative con l’obiettivo di offrire soluzioni a pazienti che ad oggi hanno opzioni terapeutiche limitate e prognosi sfavorevoli.