Tumori: il 40% dei pazienti è malnutrito. Gli esperti: “La nutrizione clinica migliora sopravvivenza e cure. Serve più attenzione”.

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Tumori: il 40% dei pazienti è malnutrito, il 25% muore per malnutrizione e non per la malattia. Gli esperti: “La nutrizione clinica migliora sopravvivenza e cure. Serve più attenzione”.

22 ottobre 2018

Monaco

Circa il 40% dei pazienti oncologici in Europa (sicuramente una sottostima, in Italia il dato è maggiore) è malnutrito ed un quarto dei pazienti malati di cancro muore a causa della malnutrizione e non per la progressione della malattia. I dati arrivano dal primo studio europeo sulla nutrizione clinica in oncologia, condotto in Italia, Francia e Germania e che dimostra l’importanza di trattare la malnutrizione nei pazienti oncologici fin dai primi stadi della malattia. Lo studio clinico ‘La nutrizione in oncologia: un’opportunità per migliorare la cura’ è stato presentato in occasione del Congresso della Società Europea di Oncologia medica (ESMO).

La ricerca internazionale dimostra dunque che la nutrizione clinica è associata ad un significativo miglioramento dei pazienti e ad una miglior tolleranza della chemioterapia. Ad oggi, al contrario, solo una piccola minoranza di pazienti è sottoposta ad una valutazione dello stato nutrizionale e inizia una terapia nutrizionale clinica fin dalle prime fasi della malattia e della cura.

“Questo problema – spiega Vittorina Zagonel, che dirige l’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica1 all’Istituto Oncologico Veneto – non ha solo implicazioni solo di ordine dietetico. Infatti le ricadute sul paziente, sono molteplici e di diversa natura, e possono includere immunodepressione, aumentato rischio di tossicità dei trattamenti, peggioramento della qualità di vita, maggiori probabilità di infezioni, ricoveri prolungati, (ri)ospedalizzazione, ritardo nella guarigione delle ferite, fino alla riduzione delle aspettative di vita e al relativo aumento dei costi assistenziali che ciascuno di questi fattori comporta”.

“Sul campione dei 69mila pazienti con tumore metastatico gastrointestinale o uro-genitale analizzati – aggiunge Francesco Di Costanzo, direttore di Oncologia Medica, Università Careggi di Firenze, e primo autore dello studio italiano – solo l’8.4% ha ricevuto un supporto di nutrizione clinica. Quelli ai quali è stata somministrata hanno dimostrato un significativo miglioramento in termini di sopravvivenza se comparati a quelli malnutriti; inoltre, un avvio precoce della nutrizione clinica per via parenterale è associata a miglioramenti significativi e ad una maggiore sopravvivenza sia nei pazienti con metastasi sia in quelli non metastatici”. Questo tema è una delle questioni emergenti in oncologia, e finalmente ora si stanno prendendo le dovute misure.